La congiuntivite è il disturbo oculare più frequente nell'età infantile con il quale mamma e papà si trovano a dover fare i conti fin dai primi mesi di vita del loro piccolo. Riconoscere i sintomi della congiuntivite nei bambini è importante per indirizzare al meglio il pediatra, che potrà confermare o meno l’infiammazione e avviare, eventualmente, una terapia adeguata.
Ma cos'è la congiuntivite?
Si tratta di un processo infiammatorio che interessa la congiuntiva e di cui si distinguono diverse forme:
- congiuntivite batterica che si manifesta con abbondante secrezione giallastra accompagnata da arrossamento dell'occhio e sensazione di sabbia. Può presentarsi durante tutto l'anno e si associa spesso alle infezioni respiratorie tipiche e ricorrenti della stagione fredda (un aspetto, questo, che ci aiuta a individuarne più facilmente la natura);
- congiuntivite virale, meno frequente, solitamente si manifesta con lacrimazione, scarsa tolleranza alla luce (fotofobia) e scarse secrezioni oculari. Sia la congiuntivite batterica sia quella virale colpiscono prima un solo occhio, ma poi, vista l’elevata contagiosità, si diffondono facilmente all’altro;
- congiuntivite allergica, i cui sintomi caratteristici sono prurito, gonfiore e secrezione biancastra mattutina. Nel caso di allergie stagionali si ha anche arrossamento dell'occhio. In genere colpisce entrambi gli occhi contemporaneamente e si manifesta soprattutto in autunno e in primavera;
- congiuntivite da agenti esterni, (vento, fumo, polvere, agenti inquinanti dell'aria) che provoca bruciore e arrossamento;
- congiuntivite neonatale, che colpisce i lattanti e che nella maggior parte dei casi è dovuta all’ostruzione del dotto lacrimale, il canalino che scorre dall’angolo interno dell’occhio fino all’interno del naso. La congiuntivite neonatale va trattata semplicemente lavando gli occhi con acqua sterile più volte al giorno.
Come possiamo intervenire?
Per la congiuntivite batterica, su prescrizione del medico o del pediatra, la cura da seguire potrebbe essere un collirio o una pomata oftalmica a base di antibiotici mentre per quanto riguarda la congiuntivite virale non esiste una terapia specifica, e spesso è sufficiente attenersi alle comuni regole igieniche. Solo in alcuni casi è possibile usare colliri antinfiammatori per migliorare la sintomatologia, ma sempre su indicazione del medico.
Anche la congiuntivite allergica dovrà essere diagnosticata dal pediatra e in questo caso la terapia prevede l’uso di antistaminici orali o sotto forma di collirio per l’intera stagione o in relazione all’esposizione del bambino all'agente irritante. A fare da supporto alle terapie farmacologiche esistono però dei prodotti come la soluzione salina isotonica, la camomilla, l’eufrasia e la cineraria che possono lenire in caso di arrossamenti o leggero gonfiore e, quindi, essere utili soprattutto nella prevenzione e nelle recidive. La soluzione salina isotonica è un utile coadiuvante per la detersione degli occhi dei bambini in presenza di congiuntivite conclamata o anche solo di un iniziale arrossamento. In particolare, nei bambini è utile pulire bene gli occhietti con una garza imbevuta di soluzione salina isotonica ed eliminare i residui delle secrezioni prima dell’applicazione di qualsiasi gel o goccia oftalmica contenenti il farmaco. Gli impacchi di camomilla o di eufrasia sono un classico “rimedio della nonna” che ad oggi ritroviamo in diverse formulazioni di collirio anche monodose, adatti in caso di occhi arrossati, infiammati e irritati. La camomilla, in particolare servirà a lenire e proteggere la mucosa idratandola, mentre l'eufrasia grazie alla sua azione decongestionante sarà indicata soprattutto in caso di forte lacrimazione. L’estratto di Cineraria marittima è utilizzato nella formulazione di colliri anche per i più piccoli come supporto in caso di arrossamento, irritazioni o lievi infiammazioni dell’occhio, un utile coadiuvante per prevenire la congiuntivite da corpo estraneo. Nel caso di cungintiviti allergiche è comunque sconsigliato l'utilizzo di prodotti a base di estratti erbali soprattutto in caso di allergie al polline.
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